La canzone è una vaga farfalla che vola via nell’aria leggeraSera...stqasera scrivo da pc straniero..il mio pazziello è in riparazione..ma mica potevo nn scrivere no?????? mi sn preso un impegno e lo porto avanti...
Allora la canzone di stasera a me piace molto e mi ha fatto cominciare ad amare la canzone di Guccini...
Una Canzone-F.Guccini
La canzone è una penna e un foglio così fragili fra queste dita,
è quel che non è, è l’erba voglio
ma può essere complessa come la vita.
La canzone è una vaga farfalla che vola via nell’aria leggera,
una macchia azzurra,
una rosa gialla, un respiro di vento la sera,
una lucciola accesa in un prato,
un sospiro fatto di niente ma qualche volta se ti ha afferrato
ti rimane per sempre in mente
e la scrive gente quasi normale
ma con l’anima come un bambino
che ogni tanto si mette le ali e con le parole gioca a rimpiattino.
La canzone è una stella filante che qualche volta diventa cometa
una meteora di fuoco bruciante però impalpabile come la seta.
La canzone può aprirti il cuore con la ragione o col sentimento
fatta di pane, vino, sudore lunga una vita, lunga un momento.
Si può cantare a voce sguaiata quando sei in branco,
per allegria o la sussurri appena accennata se ti circonda la malinconia
e ti ricorda quel canto muto la donna che ha fatto innamorare
le vite che tu non hai vissuto e quella che tu vuoi dimenticare.
La canzone è una scatola magica spesso riempita di cose futili
ma se la intessi d’ironia tragica ti spazza via i ritornelli inutili;
è un manifesto che puoi riempire con cose e facce da raccontare
esili vite da rivestire e storie minime da ripagare
fatta con sette note essenziali e quattro accordi cuciti in croce
sopra chitarre più che normali ed una voce che non è voce
ma con carambola lessicale può essere un prisma di rifrazione
cristallo e pietra filosofale svettante in aria come un falcone.
Perché può nascere da un male oscuro
che è difficile diagnosticare
fra il passato appesa e il futuro,
lì presente e pronta a scappare
e la canzone diventa un sasso lama, martello, una polveriera
che a volte morde e colpisce basso e a volte sventola come bandiera.
La urli allora un giorno di rabbia
la getti in faccia a chi non ti piace
un grimaldello che apre ogni gabbia
pronta ad irridere chi canta e tace.
Però alla fine è fatta di fumo
veste la stoffa delle illusioni, nebbie, ricordi, pena, profumo:
son tutto questo le mie canzoni